Il termine “filigrana ceramica” può riferirsi a diverse applicazioni nei campi dell’artigianato e delle arti decorative. Di seguito, esplorerò le principali interpretazioni e utilizzi di questo concetto:
1. Filigrana come tecnica orafa
Tradizionalmente, la filigrana è una tecnica di oreficeria che consiste nell’intrecciare sottili fili di metallo, solitamente oro o argento, per creare motivi decorativi delicati e traforati. Questa tecnica è stata utilizzata per secoli in varie regioni italiane, come l’Abruzzo e la Sardegna, per realizzare gioielli e ornamenti. In Sardegna, ad esempio, la filigrana è legata a leggende locali e viene attribuita alle “janas”, fate della mitologia sarda che, secondo la tradizione, tessevano fili d’oro per creare oggetti preziosi
2. Filigrana nella ceramica artistica
Nel contesto della ceramica, il termine “filigrana” può essere utilizzato in senso figurato per descrivere decorazioni sottili e intricate che ricordano i motivi della filigrana orafa. Ad esempio, a Seminara, in Calabria, gli artigiani realizzano maschere apotropaiche in ceramica con dettagli elaborati, destinati a proteggere le abitazioni dal male. Sebbene non si tratti di filigrana nel senso stretto del termine, l’attenzione al dettaglio e la complessità delle decorazioni richiamano la delicatezza della filigrana tradizionale.
3. Prodotti ceramici denominati “filigrana”
Esistono prodotti specifici nel campo della ceramica che portano il nome “filigrana”. Ad esempio, la “Lama Ceramica 6mm Filigrana” è uno strumento in ceramica super affilata utilizzato per intagliare il cuoio, apprezzato per la sua precisione e per il fatto che non necessita di affilatura . Inoltre, “HC610 Filigrana” è un engobbio liquido, ovvero un rivestimento ceramico utilizzato per decorare superfici ceramiche, conferendo effetti estetici particolari .
4. Filigrana come effetto decorativo nella ceramica
In alcuni casi, il termine “filigrana” può riferirsi a effetti decorativi ottenuti nella ceramica che imitano l’aspetto della filigrana metallica. Questi effetti possono essere realizzati attraverso tecniche di incisione, traforo o applicazione di smalti e engobbi per creare motivi intricati e delicati sulla superficie ceramica. Tuttavia, non esiste una tecnica ceramica standardizzata chiamata “filigrana”; il termine viene utilizzato più per descrivere l’estetica del risultato finale.
Le origini della moderna filigrana
Ceramica Sigillata Romana (I secolo a.C. – III secolo d.C.)
La ceramica sigillata è una tipologia di vasellame romano caratterizzata da una superficie lucida di colore rosso e da decorazioni a rilievo ottenute mediante stampi o applicazioni. Queste ceramiche erano spesso utilizzate come servizi da tavola e presentavano motivi ornamentali come scene mitologiche, animali e figure umane. Il centro di produzione più rinomato era Arezzo, da cui deriva il termine “ceramica aretina”
Zaffera a Rilievo (XV secolo)
Diffusa in Toscana, Umbria, Faenza e nell’alto Lazio, la zaffera a rilievo è una tecnica decorativa della maiolica che impiega pigmenti blu cobalto applicati in spessi strati su contorni bruni. Durante la cottura, il colore si gonfia creando un effetto tridimensionale. I motivi decorativi includono foglie di quercia stilizzate, animali e figure umane . libera+1IBS Libreria+1
Ceramica Ellenistica di Efestia (II secolo a.C.)
A Efestia, sull’isola di Lemno, è stata scoperta una bottega ceramica ellenistica attiva nella prima metà del II secolo a.C. Le ceramiche prodotte presentano decorazioni a rilievo realizzate con matrici, raffiguranti motivi vegetali, animali mitologici e scene di vita quotidiana. Queste opere riflettono l’influenza della cultura ateniese e l’eclettismo dell’arte ellenistica .IBS L
Porcellana Ding Ware (Cina, XII secolo)
La porcellana Ding Ware è una produzione cinese del XII secolo caratterizzata da decorazioni in rilievo sotto uno smalto trasparente. Un esempio notevole è un piatto con bordo foliato e motivi di uccelli floreali, dove le decorazioni sono stampate in rilievo e lo smalto conferisce una finitura cremosa e calda .
Ceramiche della Dinastia Ming (XVI secolo)
Durante la dinastia Ming, in Cina, si produssero ceramiche con disegni modellati in bassorilievo e smalti colorati. Esempi includono ciotole con motivi di pesci e annaffiatoi con pannelli leggermente stampati in rilievo, che mostrano l’abilità degli artigiani nel creare effetti tridimensionali attraverso la modellazione e la smaltatura
Ceramiche di Angelo Biancini (Italia, 1937–1938)
Angelo Biancini, per la Società Ceramica Italiana di Laveno, realizzò negli anni ’30 del Novecento vasi e piatti con figure in rilievo raffiguranti cavalli marini, pesci e ballerini. Le decorazioni plastiche erano abbinate a smalti opachi in tonalità come rosso, azzurro-grigio e verde oliva, creando effetti visivi unici .